La grisaille o grisaglia, è una particolare pittura che si esegue sul lato interno delle vetrate, prima dell'impiombatura, per aggiungere alcuni effetti pittorici, altrimenti impossibili a causa dell'uniformità cromatica dei vetri.
Questa tecnica prevede l'uso di un' amalgama ottenuta da polvere di vetro pestato unita ad alcuni minerali quali ossido di ferro o rame, mescolati con un liquido (inizialmente vino); in base al minerale usato la grisaille assumeva una diversa tonalità.
Con questa tecnica venivano dipinti i chiaroscuri sulle figure, disegnati i tratti dei volti, le pieghe delle vesti e altri particolari. Si usava anche nelle zone di attaccatura del piombo per attenuare i contrasti fra il colore del metallo e quello del vetro.
Dopo aver steso la grisaille sul pezzo di vetro, il pittore procede ad asportare con graffi e pennellate la parte dove il disegno deve rimanere in luce per regolarne l'effetto, fissando in seguito la pittura sottoponendo le lastre a varie cotture, ottenendo la vetrificazione della polvere di vetro.
A differenza degli smalti, che si possono usare nello stesso modo, la grisaglia è una "pittura al contrario", non si aggiunge colore ma si sottrae, è monocromatica, utilizza le varie gradazioni del grigio(dal francese gris) e delle terre (oggi è in commercio anche colorata), per simulare effetti di tridimensionalità e rilievo eliminando il passaggio della luce attraverso il vetro. Gli smalti invece sono trasparenti e si utilizzano per colorare le parti di vetro su cui vengono applicati.
E' stata usata nella decorazione murale ad affresco, nello smalto e nelle vetrate fin dal periodo gotico, per creare ingannevoli trompe-l'oeil.